Stretta sulle frodi Iva con lo scambio dati Ue e le fatture elettroniche

11 Febbraio 2025

Il Sole 24 Ore lunedì 27 Gennaio 2025 di Ivan Cimmarusti

Il piano. Verifiche della Gdf con le Entrate e collaborazione con l’Eurofisc per tracciare le operazioni intracomunitarie. Anche con l’intelligenza artificiale

Nuovo impulso al contrasto delle frodi Iva, un “sistema” illecito in grado di muovere in Europa flussi di denaro sporco fino a 100 miliardi annui. Ma negli obiettivi 2025 della Guardia di finanza c’è un potenziamento generalizzato per frenare l’evasione fiscale, a partire dalle indebite compensazioni e dalle cessioni dei crediti d’imposta fittizi, in particolare quelli finanziati dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, fino alle più complicate elusioni internazionali.

L’intenzione è di sostenere le entrate tributarie, garantendo una capacità di controllo sulle risorse messe a disposizione per il rilancio dell’economia.

Intelligenza artificiale, banche dati, attività d’intelligence e cooperazione internazionale tra i Paesi dell’Unione europea assumono una funzione sempre più strategica per arginare le forme di crimine finanziario, che ormai operano senza confini grazie a una rete del riciclaggio che movimenta denaro sporco che confluisce anche nei fondi d’investimento di Dubai, come emerge dalle più recenti indagini dell’Antimafia.

Frodi fiscali e Pnrr

Nell’ultimo triennio l’Ufficio centrale della Procura europea (Eppo) ha registrato un aumento del 360% del valore del danno accertato da frode Iva: si è passati da 2,5 miliardi a 11,5 miliardi di euro. L’Italia fin dal principio – cioè da quando nel 2021 è stata istituita la Eppo – si è piazzata al vertice per il valore delle frodi. Ciò è dovuto all’azione coordinata della Guardia di finanza, che ha una storica tradizione di verifiche economico-finanziarie.

Su questo fronte, dunque, le Fiamme gialle prevedono di sfruttare il contributo di dati offerto dall’obbligo di fatturazione elettronica, unitamente alla collaborazione con organismi esteri dell’Eurofisc. Si tratta di un network di cooperazione europea creato per contrastare le frodi fiscali, in particolare quelle dell’Iva intracomunitaria.

L’elemento fondamentale è rappresentato dallo scambio di informazioni in tempo reale. Sul sistema Tna (Transaction network analysis) sono condivisi tutti gli elementi per garantire la celere identificazione degli operatori economici fraudolenti, coinvolti nelle cosiddette frodi carosello.

L’azione delle Fiamme gialle si concentrerà anche sul fenomeno delle indebite compensazioni dei crediti fiscali e sulla cessione di crediti d’imposta fittizi, in particolare quelli finanziari con fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza.

Un capitolo riguarda anche il sommerso d’azienda e di lavoro, sia “nero” sia “irregolare”, cui sono connesse le illecite somministrazioni di manodopera e i distacchi di personale falsi.

Analisi di rischio, monitoraggio dei fenomeni evasivi e piani di intervento continueranno a essere elaborati in modo congiunto con l’agenzia delle Entrate.

Sul fronte della spesa pubblica, invece, è stata rafforzata la cooperazione con enti pubblici locali per prevenire irregolarità nella gestione dei fondi del Pnrr e delle risorse pubbliche, evitando casi di doppio finanziamento. Implementato lo scambio di informazioni con l’Autorità nazionale anticorruzione (Anac) e con gli altri organismi di vigilanza.

Riciclaggio

Tra gli obiettivi prioritari, il Corpo punta a prevenire infiltrazioni criminali nell’economia legale, approfondendo i flussi finanziari sospetti e sequestrando patrimoni illeciti, anche grazie alla collaborazione internazionale e con le Financial intelligence units, organismi antiriciclaggio equivalenti all’italiana Uif (Unità di informazione finanziaria). Viene inoltre incrementato il monitoraggio antimafia attraverso il supporto alle Prefetture e il controllo su aziende potenzialmente colluse.

Doing business in San Marino

Scarica ora il libro in formato PDF

Scarica
Get in touch
x
x

Share to:

Copy link:

Copied to clipboard Copy