Sponsor, inerenza anche senza incrementi

11 Maggio 2022

Il Sole 24 Ore 8 aprile 2022 di Dario Deotto Luigi Lovecchio

Le spese di sponsorizzazione sono inerenti in quanto si risolvono in una forma di pubblicità indiretta dell’impresa, anche quando esse consistono nella promozione del marchio e non dei prodotti. A nulla rileva inoltre l’impatto della spesa sul volume delle vendite. La Cassazione (sentenza n. 11324) sposa una interpretazione più attenta alle ragioni dei contribuenti.

Il caso riguardava le spese sostenute in occasione di gare internazionali di kart. L’Ufficio aveva eccepito che, trattandosi di azienda di commercializzazione di prodotti di largo consumo, i destinatari del messaggio promozionale in una competizione internazionale non coincidevano con i potenziali consumatori. Veniva inoltre rilevato che la sponsorizzazione si risolveva nella esposizione del marchio, senza richiami ai prodotti commercializzati. Da ultimo, si contestava che l’impresa non aveva dato prova dell’impatto che aveva avuto la spesa, in termini di incremento del volume di vendite.

La Cassazione ha rigettato tutte le obiezioni dell’Ufficio, facendo leva sulla nozione di inerenza come delineata negli ultimi arresti dei giudici di vertice. La Corte ha precisato che il contratto di sponsorizzazione consiste in un negozio a prestazioni corrispettive che genera una pubblicità indiretta del soggetto sponsorizzato. Si è poi dedotto che l’inerenza postula un giudizio di natura solo qualitativa, e non quantitativa, di tal che non rileva l’eventuale incremento di fatturato conseguito. Ciò che conta è che il costo manifesti, per sua natura, una correlazione diretta o indiretta, anche in proiezione futura, con l’attività d’impresa. Nelle spese di sponsorizzazione, il collegamento sussiste, in difetto di fondate argomentazioni contrarie.

Doing business in San Marino

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