Riciclaggio, Malta finisce nella lista grigia

6 Agosto 2021

Il Sole 24 Ore 13 luglio 2021 di Valerio Vallefuoco

La Valletta ha assunto l’impegno di rafforzare prevenzione e contrasto

Il 23 giugno il gruppo d’azione finanziaria internazionale (Gafi) o Financial action task force (Fatf) ossia l’organismo intergovernativo che ha per scopo l’elaborazione e lo sviluppo di strategie di lotta al riciclaggio dei capitali di origine illecita e di prevenzione del finanziamento al terrorismo ha aggiornato la sua lista “grigia” inserendo Haiti, le Filippine, il Sud Sudan ma per la prima è stato inserito un Paese membro dell’Unione europea: Malta.

Secondo quanto riportato proprio dalle fonti ufficiali Faft in concomitanza dell’inserimento nella grey list lo Stato di Malta ha comunque preso un impegno politico di alto livello per lavorare sia con il Gafi che con Moneyval (il Comitato permanente degli esperti antiriciclaggio presso il Consiglio d’Europa) per rafforzare l’efficacia della prevenzione del riciclaggio e della lotta al finanziamento al terrorismo Aml/Cft.

Dall’adozione del primo report di valutazione di Moneyval nel luglio 2019, la Repubblica di Malta ha fatto progressi su una serie di azioni raccomandate dal Comitato europeo per migliorare il suo sistema. Tra le principali raccomandazioni che si sta impegnando ad attuare e sta attuando si evidenziano: il rafforzamento della metodologia di approccio basato sul rischio e la supervisione delle Istituzioni finanziarie e dei soggetti obbligati alla normativa antiriciclaggio non finanziari come ad esempio i professionisti; un miglioramento del processo analitico e decisionale per sua intelligence finanziaria Fiau; la cooperazione con gli organi di polizia, i pubblici ministeri per le indagini di riciclaggio di denaro complesso in linea con il profilo di rischio di Malta; l’introduzione di una legge sulla confisca non basata solo sulla condanna; un sensibile aumento delle sanzioni relative al reato di finanziamento al terrorismo e la capacità di indagare sui movimenti di denaro transfrontalieri per la potenziale attività di contrasto al finanziamento del terrorismo.

Ulteriore raccomandazione che Malta si è impegnata ad attuare è l’aumento e quindi la forte sensibilizzazione delle comunicazioni immediate delle istituzioni finanziarie o altre entità segnalanti sulle sanzioni finanziarie mirate nel settore degli enti non profit.

Sempre secondo il Gafi-Faft Malta si è quindi impegnata a lavorare per attuare il suo piano d’azione raccomandato continuando a dimostrare che le informazioni sulla titolarità effettiva degli enti siano accurate e che, se del caso, sanzioni efficaci, proporzionate e dissuasive, commisurate ai rischi di riciclaggio e finanziamento del terrorismo, siano applicate alle persone giuridiche se le informazioni fornite risultano inesatte.

Tra gli impegni ribaditi dallo Stato europeo anche la garanzia che sanzioni efficaci, proporzionate e dissuasive siano applicate ai soggetti vigilati quando non rispettano i loro obblighi di ottenere informazioni accurate e aggiornate sulla titolarità effettiva e sui beneficiari.

Infine la Repubblica di Malta si è impegnata a migliorare l’uso della sua intelligence finanziaria (Fiau) per sostenere le autorità che perseguono i casi di criminalità fiscale e di riciclaggio di denaro correlato, anche chiarendo i ruoli e le responsabilità amministrazione finanziaria e della Fiau, al fine di aumentare l’attenzione dell’analisi della propria Unità di informazione finanziaria su questi tipi di reati, aiutando le forze dell’ordine maltesi a individuare e indagare sui casi in linea con i rischi di riciclaggio di denaro identificati relativi all’evasione fiscale.

Doing business in San Marino

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