Legge 22 dicembre 2021 nr 207 – Bilancio di Previsione dello Stato e degli Enti Pubblici per l’esercizio finanziario 2022 e Bilanci Pluriennali 2022/2024

13 Gennaio 2022

Si allega il testo completo della Legge Finanziaria 2022 e si elencano gli articoli di maggior interesse:

Legge nr 207 

Art. 3Acquisizione di risorse mediante finanziamenti nazionali o internazionali o
emissione di Titoli del debito pubblico
Viene disposto l’ulteriore emissione di titoli del debito pubblico da collocare sul
mercato nazionale o internazionale sino ad un ammontare complessivo di 150
milioni di euro.
Art. 4Imposta per il Riequilibrio delle Attività Finanziarie Estere – IRAFE
Viene istituita con un emendamento in seconda lettura l’imposta per il Riequilibrio
delle Attività Finanziarie Estere (IRAFE) per tutti i residenti da oltre cinque anni
continuativi o per coloro che non sono assoggettati a regimi speciali sui redditi
esteri.
L’aliquota dell’imposta è pari allo 0,2% e si applica alle attività finanziarie detenute
all’estero, direttamente o indirettamente anche per interposta persona fisica o
giuridica, rilevate al termine di ciascun anno solare.
In particolare si considera il valore di mercato o, in mancanza, il valore nominale o
di rimborso, di investimento in titoli o strumenti o prodotti finanziari e le somme
di denaro depositate sui conti o libretti di risparmio.
Sono invece escluse dalla base imponibile:
– attività patrimoniali non finanziarie;
– partecipazioni in società estere non quotate;
– finanziamenti dei soci;
– metalli preziosi allo stato grezzo o monetato;
– valute estere (in banconote o monete);
– polizze di assicurazione sulla vita, infortuni o malattia;
– fondi pensionistici;
– attività finanziarie detenute all’estero sino al valore complessivo di euro
20.000,00;
– attività finanziarie detenute all’estero alla data del 31 dicembre 2021
rimpatriate nei termini della dichiarazione “DAPEF” da presentarsi nell’anno
2022 per l’esercizio fiscale 2021.
L’imposta deve essere autoliquidata mediante il “DAPEF” e l’omesso versamento
anche parziale comporta l’applicazione delle sanzioni pecuniarie amministrative
determinate da 1 a 3 volte l’imposta dovuta (0,2%).
Per il caso di ritardato versamento, anche parziale, dell’imposta viene applicata la
sanzione pecuniaria amministrativa pari al 5% sulla parte d’imposta versata
tardivamente se effettuata entro i 30 giorni di ritardo e pari al 15% se effettuata
successivamente.

Art. 8 – Proroga di disposizioni normative
Al comma 3 viene prorogato al 31 dicembre 2022 il termine – di cui all’art. 4,
comma 4 del Regolamento 3/2019 – per l’adeguamento dell’organico aziendale
con il numero richiesto di lavoratori invalidi assunti a tempo indeterminato al fine
della partecipazione alle gare d’appalto per la fornitura dei beni e servizi alla
Pubblica Amministrazione.
Al comma 5 viene prorogato anche per l’esercizio 2022 il ripianamento del
disavanzo della gestione degli ammortizzatori sociali mediante il prelievo dalla
Cassa Compensazione e, se necessario, utilizzando le risorse che saranno immesse
nel Fondo Straordinario a sostegno dell’economia al fine di mantenere inalterate le
attuali aliquote contributive a carico degli operatori economici e dei lavoratori.
Il comma 7 dispone che anche per tutto il 2022 l’imposta di registro sarà ridotta al
2,5% su tutti gli atti relativi alle compravendite di beni immobili.
Il comma 8 proroga la disposizione che consente di ripianare le perdite di esercizio
conseguite negli esercizi 2019 e 2020 nei 5 esercizi successivi con quote minime
annuali del 20% viene prorogata anche alle perdite conseguite nell’esercizio 2021.
Il comma 9 proroga (per il terzo anno consecutivo) di un altro anno (fino al 31
dicembre 2022) tutte le disposizioni transitorie (in quanto in vigore fino al 31
dicembre 2021) disciplinate dall’art. 148 della L. 166/2013. A titolo esemplificativo
continua anche per il 2022 la tassazione al 17% dei redditi di lavoro autonomo e
d’impresa individuali, così come le altre disposizioni ivi previste.
Analogamente viene prorogata di un altro anno (31 dicembre 2022) la tassazione
della rendita catastale anche sugli immobili utilizzati nell’attività di impresa.
Pertanto la variazione in aumento della rendita catastale che sarebbe dovuta
terminare con l’esercizio 2022 continuerà anche in detto esercizio.
Su nostra istanza è stato altresì nuovamente prorogato al 31 dicembre 2022 il
termine di cui al Decreto Delegato 172/2014, e successive modifiche, relativo alla
ulteriore riduzione di 15 centesimi al litro delle accise sugli acquisti di gasolio.
Ricordiamo che tale riduzione è relativa agli acquisti di carburante destinato al
rifornimento di veicoli di massa complessiva superiore a 3,5 tonnellate, effettuata
dagli operatori economici esercenti attività di autotrasporto di merci per conto
terzi che abbiano almeno 25 unità lavorative su base media nel periodo di
riferimento, e per gli operatori che effettuano attività di trasporto persone che
abbiano almeno 5 unità lavorative su base media nel periodo di riferimento.
Prorogato al 31 dicembre 2022 anche la disciplina sul prepensionamento a seguito
di riduzione di personale.
Art. 12 – Riorganizzazione e ottimizzazione degli interventi e delle risorse in
materia di politiche occupazionali e politiche attive
Viene conferita apposita delega al Congresso di Stato per l’emanazione, entro il 30
giugno 2022, di una disciplina volta al riassetto degli incentivi occupazionali e degli
interventi per la riqualificazione professionale e le politiche attive.
Ci preme evidenziare che per le assunzioni nominative di personale frontaliero
effettuate optando per il pagamento del 4,5% durante la vigenza dell’art. 2 della L.
115/2017 (cd Legge Sviluppo) permane in capo al datore di lavoro l’obbligo di
versamento di tale contributo (4,5% della retribuzione imponibile previdenziale del
lavoratore assunto), salvo che si tratti di trasferimenti infragruppo svolti con
accordo sindacale durante la vigenza del Decreto Legge 67/2020.
Viene abrogata la norma relativa al “Reddito di sostentamento e inserimento
lavorativo – RESIL” di cui all’articolo 7 della 88/2019.
Sono prorogati altresì fino all’adozione della normativa sopracitata i benefici di cui
alla L. 137/1987. In particolare si tratta degli sgravi contributivi a favore
dell’occupazione femminile per le imprese del settore tessile e dell’abbigliamento e
lo sgravio contributivo del 2% per tutto il personale assunto a tempo parziale per
tutte le aziende industriali.

Art. 34 – Ecobonus per la riqualificazione energetica degli edifici esistenti e
Sismabonus per la riduzione del rischio sismico
Vengono estesi anche per l’esercizio finanziario 2022, seppur con casistiche e
percentuali diverse rispetto all’anno in corso, l’ecobonus ed il sismabonus.
Art. 35 – Percentuali relative ai contributi relativi all’efficientamento energetico
La suddivisione dei contributi a carico dello Stato relativi ad efficientamento
energetico passano al 70% dello stanziamento per quelli a fondo perduto e del 30%
per quelli a fondo perduto per impianti FER (in precedenza era 80% per i primi e
20% per i secondi).
Viene eliminato il riferimento alla soglia massima di erogazione del 10% dello
stanziamento per i contributi a fondo perduto per opere che prevedano
congiuntamente l’installazione di impianti FER e di impianto termico che benefici
della produzione di energia rinnovabile di tale impianto FER e che non beneficino di
altre forme di incentivazione.

Art. 37 – Proroga dei termini per la presentazione della domanda di concessione
edilizia in sanatoria straordinaria di cui all’articolo n.33 della Legge 7 agosto 2017
n. 94 e successive modifiche
Viene posticipato al 30 settembre del 2022 il termine per la presentazione della
domanda di concessione edilizia in sanatoria straordinaria mentre la data finale per
consegna della documentazione viene fissata al 30 novembre 2022.
È invece prorogato al 30 settembre 2022 il termine per il versamento del 50%
dell’importo della sanzione e del contributo di concessione.
Art. 38 – Definizione agevolata dei crediti scaduti in Esattoria
Viene contemplata la possibilità di definizione delle cartelle esattoriali emesse
dall’Esattoria di Banca Centrale sino al 31 dicembre 2021 senza alcuna
corresponsione di sanzioni con il pagamento della vera sorte, intesa quale somma
complessivamente quantificata in via preventiva alla iscrizione a ruolo determinata
dall’imponibile accertato ed interessi connessi. La analoga previsione contenuta
nella finanziaria dello scorso anno faceva invece salvi anche gli interessi oltre alle
sanzioni. Rimane fermo il requisito del previo assolvimento degli obblighi retributivi
nei confronti dei dipendenti.
La richiesta dovrà essere presentata entro il 31 maggio 2022 e il debito potrà
essere estinto in un’unica soluzione, oppure in tre rate (scadenze 31 maggio, 30
settembre e 30 novembre 2021).
In questo secondo caso, il mancato pagamento anche di una sola rata farà
decadere dai benefici sopra menzionati.
Potranno beneficiare della presente disposizione anche coloro che hanno già in
essere dilazioni di pagamento con l’Esattoria.
Art. 40 – Rivalutazione beni d’impresa
Viene riproposta la norma della rivalutazione dei beni dell’impresa, con le novità
introdotte dall’art. 74 della L. 223/2020 con le quali:
a) la tassazione separata è diventa progressiva a scaglioni senza prevedere un
importo minimo con ciò determinando un aggravio dell’imposta sostitutiva rispetto
a quella prevista nelle normative precedenti;
b) i beni immobili oggetto di rivalutazione mantengono il vincolo di inalienabilità
per i prossimi cinque anni fatta eccezione per le alienazioni, i conferimenti e le
operazioni straordinarie infragruppo;
c) le operazioni di cui al punto precedente sono esenti dal pagamento delle
imposte di registro, bollo e trascrizione.
Ricordiamo che la norma dà la possibilità per le società e gli enti tenuti alla
redazione del bilancio e le persone fisiche operatori economici di rivalutare i beni
strumentali di proprietà iscritti nel registro dei beni ammortizzabili e/o inventari
alla data del 31 dicembre 2022 da effettuarsi entro il 31 ottobre 2022, nonché le
partecipazioni in società controllate e collegate costituenti immobilizzazioni.
La rivalutazione deve riguardare tutti i beni appartenenti alla stessa categoria
omogenea, non deve superare i valori correnti di mercato ed è consentita anche
alle persone giuridiche partecipanti ad operazioni di fusione, trasformazione e
scissione aziendale.
Gli amministratori ed i sindaci, se nominati, devono indicare e motivare in nota
integrativa i criteri seguiti nella rivalutazione e attestare sotto la loro
responsabilità, salvo che non intervenga idonea perizia giurata di stima da parte di
un professionista sammarinese, che i valori indicati non eccedono i limiti di cui al
punto precedente. La delibera di rivalutazione e le annesse relazioni devono essere
allegate alla copia del bilancio riguardante l’esercizio in cui è avvenuta la
rivalutazione, da depositarsi presso l’ufficio preposto alla tenuta dei registri.
I saldi attivi di rivalutazione al netto dell’imposta sostitutiva confluiscono in
un’apposita riserva da utilizzarsi per la copertura delle perdite oppure per
aumentare il capitale sociale.
L’imposta da corrispondere come sopra indicato è stata modificata nel seguente
modo con il sistema della tassazione separata nella misura progressiva a scaglioni:
– fino ad una rivalutazione di euro 2,5 milioni, aliquota del 5%;
– da euro 2,5 milioni fino ad euro 5 milioni, aliquota del 4%;
– oltre ad euro 5 milioni, aliquota del 3%.
Per tutti gli altri beni ammortizzabili l’aliquota è del 3,5%.
L’ammontare dell’imposta pagata non è deducibile dal reddito d’impresa e deve
essere contabilizzato in diminuzione del fondo di riserva di rivalutazione iscritto in
bilancio.
Il versamento dell’imposta sostitutiva è dovuto anche dai soggetti che usufruiscono
di esenzioni o riduzioni dell’IGR e deve essere effettuato entro il bimestre
successivo a quello in cui si è perfezionata la rivalutazione e non può essere
oggetto di compensazione con altri crediti IGR oppure con l’imposta monofase.
Qualora l’importo da pagare sia superiore ad euro 100.000 è possibile rateizzare il
pagamento in due rate uguali semestrali da versare nei successivi due semestri
rispetto a quello in cui è stata perfezionata la rivalutazione.
Art. 41 – Rideterminazione dei valori di acquisto di partecipazioni e strumenti
finanziari
Con questa disposizione, il legislatore concede ai contribuenti (persone fisiche
fiscalmente residenti in San Marino) eventualmente soggetti alle disposizioni
dell’articolo 41 (Altri redditi) la facoltà, relativamente alla determinazione delle
plusvalenze e minusvalenze previste al comma 1, lettere b) e c) [azioni, quote e
strumenti finanziari] di rideterminare il valore fiscale di acquisto qualora le
predette attività siano possedute alla data del 1 gennaio 2022. (La tassazione
separata ordinaria prevista dagli artt. 13 e 148 della L. n. 166/2013 è dell’8%).
Le modalità d’adeguamento sono diverse a seconda che l’attività finanziaria
detenuta sia o meno negoziata nei mercati regolamentati; infatti:
a) per quelle non negoziate può essere assunto in luogo del costo o valore di
acquisto il valore alla data del 31 dicembre 2021 della frazione del patrimonio
netto della società o ente determinato sulla base delle risultanze dell’ultimo
bilancio approvato anteriormente alla medesima data. Tuttavia ai sensi del 2°
comma del medesimo art. 75 è data facoltà al contribuente di determinare, in
luogo del valore della frazione del patrimonio netto, il valore di mercato alla
data del 31 dicembre 2021 sulla base di una perizia giurata di stima redatta da
soggetti iscritti all’albo dei dottori commercialisti e degli esperti contabili
nonché da soggetti iscritti nel registro dei revisori contabili. Il valore periziato è
riferito all’intero patrimonio sociale.
b) per quelle negoziate nei mercati regolamentati, in luogo del costo o valore di
acquisto, può essere assunto l’ultimo prezzo di mercato disponibile dell’anno
2021 rilevato nei medesimi mercati.
In entrambi i casi per rivalutare l’attività finanziaria detenuta è necessario
corrispondere un’imposta sostitutiva dell’imposta generale sui redditi pari al 2%
sulla variazione intervenuta. (valore rideterminato – costo originario).
L’imposta sostitutiva del 2% come sopra determinata deve essere versata entro il
31 maggio 2022. Qualora le attività finanziarie siano detenute da un intermediario
finanziario sammarinese l’imposta sostitutiva è riscossa mediante ritenuta alla
fonte a titolo d’imposta, previa fornitura da parte del contribuente che intende
optare delle risorse necessarie per far fronte al pagamento.
Il mancato versamento dell’imposta sostitutiva entro il termine di cui sopra
determina la nullità della rideterminazione dei valori di acquisto delle attività
finanziarie interessate.

Art. 42 – Istituzione dell’imposta di soggiorno
Viene istituita a decorrere dall’anno 2022 è un’imposta di soggiorno a carico di
coloro che alloggiano all’interno delle strutture ricettive della Repubblica di San
Marino, rimandando ad un decreto delegato, da adottarsi entro il 31 marzo 2022,
la determinazione della disciplina di dettaglio (individuazione dei soggetti passivi,
delle modalità e delle tempistiche di versamento, della misura dell’imposta ecc).
Art. 48 – Modifiche articolo 24bis Decreto Delegato 27 aprile 2012 n.44 e sue
successive modifiche – Responsabile Tecnico Gestione Rifiuti – RTGR
Come richiesto dalle associazioni di categoria, è stato eliminato l’obbligo di nomina del Responsabile
Tecnico Gestione Rifiuti per le attività economiche produttrici di rifiuti speciali non
pericolosi che superano il limite di 5.000 chilogrammi 5.000 litri all’anno, venendo
ripristinata la formulazione del comma 1 precedentemente portata dal Decreto
Delegato 22 febbraio 2021 n. 25; tali imprese, quindi, non devono nominare
l’RTGR, indipendentemente dalla quantità di rifiuti speciali non pericolosi
prodotti. Rimane l’obbligo per le attività economiche produttrici di rifiuti speciali
pericolosi che superano il limite di 100 chilogrammi o 100 litri all’anno e per gli
impianti autorizzati allo stoccaggio, trattamento e gestione di rifiuti.
È stata accolta altresì la nostra richiesta di posticipare di quattro mesi la scadenza
per la comunicazione del nominativo del RTGR (dal 31 dicembre 2021 al 30 aprile
2022).
Vengono inoltre modificati i requisiti di ammissione al corso di abilitazione per la
nomina a RTGR venendo aggiunto il corso di laurea in scienze geologiche tra le
lauree scientifiche affini e sostituendo gli specifici diplomi precedentemente
previsti con qualsiasi diploma di scuola secondaria di secondo grado di durata
quinquennale (permanendo il requisito del conseguimento da almeno cinque anni).

Doing business in San Marino

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