Il ruolo degli amministratori all’interno dell’azienda

13 Ottobre 2020

Al fine di rappresentare agli operatori economici l’interpretazione del Tribunale di San Marino e degli Ispettori dell’Ispettorato del Lavoro che sempre più spesso si soffermano sulla verifica della tipologia di attività svolta dall’Amministratore Unico o Consiglieri di Amministrazione all’interno delle Aziende, per evitare  di incorrere in contestazioni e sanzioni si riporta di seguito un’estratto della sentenza nr 33/2018 (recentemente utilizzata nella risoluzione di un contenzioso tra Ispettorato del Lavoro e l’Amministratore di una srl sammarinese) del Commissario della Legge Avv. Isabella Pasini, la quale definisce il ruolo degli amministratori all’interno dell’azienda: quelli che non sono assunti debbono attenersi a quanto da lei indicato.

Estratto della sentenza del Commissario della Legge Avv. Isabella Pasini (n.33/2018):

“(…) Nel caso di specie, il sig. (…) è però incorso in diversa violazione ovverosia lo svolgimento di compiti operativi che non rientrano nei compiti attribuiti agli amministratori di società. Pertanto al di là della dimostrazione della
sussistenza di un rapporto di lavoro subordinato tra la società e il (…) stesso, rileva la violazione dei limiti posti dall’art.14, comma 1 del d.l. 61/2012. Quest’ultimo prevede, infatti, che: “A coloro che nelle società di capitali rivestono la carica di amministratore unico, presidente del consiglio di amministrazione o amministratore delegato è consentito lo svolgimento, sia nelle sedi direttive che operative dell’impresa, di compiti gestionali dell’azienda con esclusione di qualsiasi inserimento nel ciclo produttivo industriale/artigianale aziendale.” Secondo la parte ricorrente, poiché la società (…) non è né industriale né artigianale, la norma non troverebbe applicazione. In realtà, come sostenuto dall’Avvocatura dello Stato, la norma si riferisce genericamente alle società di capitali, al di là della tipologia di licenza
effettivamente posseduta. (…). Si deve, pertanto, concludere che, al di là del fatto che il (…) percepisca o meno introiti dall’attività svolta come amministratore unico, l’attività operativa svolta non rientri fra i suoi compiti e come tale sia in contrasto con la norma sopra richiamata e rientrante nelle fattispecie sanzionabili ex art. 21, comma 3, del d.l. n.156/2011. Per tale motivo, ritenuta la violazione sopra descritta, la sanzione risulta legittima e il ricorso deve essere respinto.”

Doing business in San Marino

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