Il mancato incasso genera perdite su crediti

10 Gennaio 2023

Il Sole 24 Ore 6 gennaio 2023  di Franco Roscini Vitali

Per le Entrate non si tratta di sopravvenienze passive deducibili

Il mancato incasso di somme contabilizzate tra le fatture da emettere a fronte di ricavi tassati non genera sopravvenienze passive deducibili ma costituisce perdite su crediti. Così la risposta 3/2023 delle Entrate sul trattamento fiscale della correzione di un errore contabile afferente alla sovrastima del credito per fatture da emettere.

Una società a capitale interamente pubblico che, in base a una convenzione gestisce la concessione del Servizio idrico integrato, avrebbe sovrastimato le fatture da emettere per i consumi fino al 2019: nei bilanci 2020 e 2021 è stato annullato parte del credito per fatture da emettere applicando le regole previste nel principio contabile Oic 29 con riduzione della riserva di utili (esercizio 2020), trattandosi di un errore considerato rilevante e (esercizio 2021) con utilizzo del Fondo svalutazione crediti.

La società, considerando che la correzione deriva da un errore contabile, chiede quale strumento attivare per il recupero dell’Ires e dell’Irap corrisposta sul maggior reddito esposto nei periodi d’imposta precedenti e se sia possibile ottenere il riconoscimento del costo fiscale quale sopravvenienza passiva ai sensi dell’articolo 101, comma 4, del Tuir nei periodi d’imposta e in cui è stata contabilizzata o se debba presentare dichiarazione integrativa a favore. Per la società la sopravvenienza sarebbe di competenza del bilancio 2021 in quanto solo in tale esercizio è stato determinato l’esatto importo del costo, come prevede l’articolo 109 del Tuir.

Si deve premettere che la vicenda è piuttosto complessa e per essere in grado di dare un giudizio obiettivo si dovrebbe analizzare la documentazione, compreso un parere legale, che la società ha allegato al quesito posto all’Agenzia, in assenza della quale quesito e risposta non sono di immediata comprensione.

L’Agenzia richiama i paragrafi 47 e 48 del principio contabile Oic 29 che riguardano l’individuazione e correzione degli errori.

Inoltre richiama l’articolo 101, comma 4, citato anche dalla società interpellante, che riguarda le sopravvenienze passive per mancato conseguimento di ricavi o altri proventi che hanno concorso a formare il reddito in precedenti esercizi, il sostenimento di spese, perdite o oneri a fronte di ricavi o altri proventi che hanno concorso a formare il reddito in precedenti esercizi e la sopravvenuta insussistenza di attività iscritte in bilancio in precedenti esercizi diverse da quelle articolo 87.

Tuttavia, nel caso in questione, la fattispecie non sarebbe qualificabile sul piano fiscale quale sopravvenienza passiva articolo 101, comma 4, non configurandosi un mancato conseguimento di ricavi e neppure la sopravvenuta insussistenza di attività iscritte in precedenti esercizi, ma si deve fare riferimento alla disciplina in materia di perdite su crediti dettata dagli articoli 106 e 101, comma 5, del Tuir. In particolare, l’articolo 101, comma 5, prevede che le perdite su crediti sono deducibili se risultano da elementi certi e precisi ai quali la società deve fare riferimento ai fini della deducibilità della perdita. In ogni caso, ai fini Irap le perdite su crediti non hanno rilevanza.

Doing business in San Marino

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