Antiriciclaggio, la Ue richiama l’Italia

7 Agosto 2020

Il Sole 24 Ore 3 luglio 2020 di Alessandro Galimberti

LOTTA AL DENARO SPORCO

La Commissione europea “stringe” sulle politiche antiriciclaggio, richiamando una serie di Paesi alla piena attuazione delle norme e avviando anche un pacchetto di procedure di infrazione.

Tra i destinatari delle comunicazioni c’è anche l’Italia, che ieri ha ricevuto un “parere motivato” – una sorta di avviso informale – per dare piena attuazione alla IV direttiva antiriciclaggio (anche se nel frattempo Roma ha già dato esecuzione pure alla V direttiva).

Insieme all’Italia, che ora avrà tre mesi per adeguarsi ai rilievi della Commissione ed evitare la messa in mora e poi l’eventuale procedura – ci sono anche Repubblica Ceca e Danimarca.

Lettere di costituzione in mora sono state invece recapitate al Lussemburgo, alla Slovacchia e alla Slovenia sempre per mancato o incompleto adeguamento alla IV direttiva antiriciclaggio, paesi che si avvicinano quindi al deferimento. Deferimento che invece da ieri è efficace per Austria, Belgio e Paesi Bassi, chiamati avanti la Corte di giustizia dell’Unione europea, con richiesta di sanzioni pecuniarie, per attuazione incompleta nel diritto nazionale sempre della 4ª direttiva antiriciclaggio.

Doing business in San Marino

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