Le piattaforme web comunicheranno il reddito dei venditori

13 Aprile 2021

Il Sole 24 Ore 23 marzo 2021 di Valerio Vallefuoco

DAC7

Nuovo step per la direttiva sulla cooperazione amministrativa

Il Consiglio dell’Unione europea ieri ha adottato il nuovo testo della direttiva Dac7 (directive on administrative cooperation). Il testo approvato dal Consiglio è un emendamento della direttiva sulla cooperazione amministrativa in ambito fiscale dell’Unione Europea 2011/16/EU che ha visto già le prime sei regolamentazioni tali da rendere sempre più trasparenti le operazioni transfrontaliere e lo scambio di informazioni. Alla Dac1, infatti, è seguita: la direttiva 2014/107/UE, nota come Dac2, che ha introdotto il Common reporting standard (Crs), elaborato dall’Ocse per informazioni sui conti finanziari all’interno dell’Unione europea; la direttiva 2015/2376/Ue, nota come Dac3, con cui è stato disposto lo scambio automatico di informazioni sui ruling preventivi e gli Apa transfrontalieri; la direttiva 2016/881/UE, nota come Dac4, che ha introdotto lo scambio automatico obbligatorio di informazioni in materia di rendicontazione Paese per Paese delle imprese multinazionali tra le autorità fiscali (“CbCR”); successivamente è stata approvata, la direttiva 2016/2258/Ue, nota come Dac5, che ha disposto l’obbligo per gli Stati di fornire alle autorità fiscali l’accesso alle procedure di adeguata verifica della clientela applicate in materia di antiriciclaggio. Da pochissimo anche in Italia è stata recepita la Dac6, che ben riflette il principale obiettivo dell’Ue, ossia quello di contrastare la frode, l’evasione fiscale e la pianificazione fiscale aggressiva, prevedendo l’introduzione di nuovi obblighi di trasparenza e comunicazione a carico degli intermediari e dei contribuenti (le Sos fiscali).

Dac7 introduce nell’Unione europea nuove regole per rafforzare la cooperazione amministrativa e includere le vendite attraverso le piattaforme digitali. Ormai un numero elevato e crescente di persone e imprese utilizza piattaforme digitali per vendere beni o fornire servizi, è stato però appurato che il reddito guadagnato attraverso le piattaforme digitali spesso non sia dichiarato e le tasse non vengano pagate, in particolare quando le piattaforme digitali operano in diversi Stati. La Dac7 introdurrà l’obbligo per gli operatori delle piattaforme digitali di comunicare il reddito guadagnato dai venditori sulle loro piattaforme e per gli Stati Ue di scambiare automaticamente queste informazioni. Le nuove regole coprono le piattaforme digitali situate sia all’interno che all’esterno dell’Ue e si applicheranno dal 1° gennaio 2023. Esse permetteranno alle autorità fiscali di individuare il reddito guadagnato attraverso le piattaforme e determinare i relativi obblighi fiscali. Vengono migliorate anche le regole per effettuare controlli simultanei e per permettere ai funzionari di essere presenti in un altro Stato membro durante un’indagine.

Doing business in San Marino

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