Licenziabili se viene meno la fiducia

8 Novembre 2025

Il Sole 24 Ore 8 Ottobre 2025 di Cristina Casadei

MASSIMARIO

Dirigenti

Chiamata a pronunciarsi sul licenziamento disciplinare di un dirigente, la Suprema corte ha evidenziato la differenza tra giustificatezza e giusta causa. «Ai fini della “giustificatezza” del licenziamento del dirigente…non è necessaria una analitica verifica di specifiche condizioni, ma è sufficiente una valutazione globale, che escluda l’arbitrarietà del recesso, in quanto intimato con riferimento a circostanze idonee a turbare il rapporto fiduciario con il datore di lavoro, nel cui ambito rientra l’ampiezza di poteri attribuiti al dirigente…In tema di licenziamento disciplinare del dirigente, rilevando la giustificatezza del recesso che non si identifica con la giusta causa, a differenza di quanto avviene relativamente ai rapporti con la generalità dei lavoratori, il licenziamento non deve necessariamente costituire una extrema ratio, da attuarsi solo in presenza di situazioni così gravi da non consentire la prosecuzione neppure temporanea del rapporto, e allorquando ogni altra misura si rivelerebbe inefficace, ma può conseguire ad ogni infrazione che incrini l’affidabilità e la fiducia che il datore di lavoro deve riporre sul dirigente».

Corte di cassazione, ordinanza 26609/2025, depositata il 2 ottobre

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